ALLA SCOPERTA DELLA GIORDANIA

Un viaggio spettacolare

ALLA SCOPERTA DELLA GIORDANIA

Ogni viaggio lascia qualcosa per te, ma ce ne sono di speciali, che ricordi con tenera malinconia e ti entrano nella pelle e nel cuore per sempre. 
Il nostro viaggio in Giordania è uno di questi. Siamo partiti dalla capitale Amman, dove siamo rimasti affascinati dall'affascinante Moschea del Re Abdullah, un edificio inconfondibile con una grande cupola blu. Poi, andiamo alla splendida città romana di Jerash, già abitata nel periodo neolitico, ma fiorì intorno al 332 a. C. Sotto Alessandro Magno. 
Dopo questo primo e appagante assaggio, ci siamo diretti verso Madaba, nota principalmente per i mosaici bizantini, tra cui la famosa mappa della Palestina (VI secolo), dove si possono ancora vedere il Nilo, il Mar Morto e la mappa di Gerusalemme, con l'ubicazione del Santo Tomba. Appena partiti da Madaba siamo saliti sul monte Nebo, da dove Mosè vide la Terra Promessa (si dice che la sua tomba sia qui), e ci siamo diretti alla Riserva Naturale Dana, nata di recente con lo scopo di promuovere il turismo ecologico. 

Le giornate passano leggere, fino al magico incontro con Petra, l'antica capitale dei Nabatei, vero gioiello archeologico, storico e architettonico tutelato dall'Unesco. L'emozione più grande è quella che si prova quando si arriva alla fine del siq - il sentiero che si crea tra le rocce scoscese che si fa sempre più stretto - e da dietro una fessura si vede il primo tempio, che è anche il più famoso di Petra. Al Khazneh o Palazzo del Tesoro del Faraone. 
L'area archeologica misura 25 km e ogni pietra è un monumento. Ammiriamo gradualmente i monumenti spettacolari: la Tomba dell'Obelisco, il sito sacrificale di Al-Madras, il Khazneh (appunto), l'Anfiteatro, le Tombe Reali, il Mausoleo di Sesto Fiorentino, la Strada delle Colonne, un mercato, un ninfeo, un bagno nabateo, il Temenos, il tempio meridionale, il Qasr-al-Bint Firaun (o Castello della figlia del Faraone), il Tempio dei Leoni Alati, la Chiesa Bizantina e il massiccio delle prigioni (Al- Habis), con il suo museo. 
Il giorno successivo proseguiamo per Wadi Musa, per visitare la "Ain Musa" (Fontana di Mosè). È un piccolo edificio con cupole bianche che dovrebbe essere eretto nel punto in cui l'acqua scorreva dopo che Mosè colpì la roccia. 
Proseguiamo lungo la Desert Highway per raggiungere lo straordinario Wadi Rum, il deserto di Lawrence d'Arabia, dove ci si può sistemare in un campo tendato beduino o nelle nuove bubble suite realizzate dopo le riprese del celebre film "The Martian". 
Il giorno successivo, siamo andati nel deserto in cammello. Il deserto offre paesaggi straordinari e nonostante il gran numero di visitatori, l'atmosfera rimane genuina e la sua minacciosa maestà intatta. È interessante vedere come le formazioni rocciose emergono dalle dune assumendo forme strane e spettacolari. 
Dopo l'escursione, ci siamo diretti al canyon di Wadi al-Mujib, profondo più di mille metri, uno degli spettacoli naturalistici più incredibili della Giordania. Il viaggio si conclude al Mar Morto, il punto più basso della Terra, dove ci abbandoniamo ai ricordi e all'acqua che ha un'elevata salinità e ci tiene a galla. 

Pubblicato il 04 Gennaio 2021 da La redazione

Tags: giordania

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